Monday, September 29, 2008

Floating Territories and Building Transmissions

Floating Territories: Book Presentation Presentazione di un libro edito da Nico Dockx, Germana Jaulin e Chiara Parisi basato su “un giornale di bordo” che raccoglie le conversazioni tra Nico Dockx, Yona Friedman, Helena Sidiropoulos e Jochem Vanden Ecker, sul progetto Floating Territories. Sabato, 13 settembre, ore 18 Building Transmissions: Sound Performance Una performance sonora di Kris Delacourt, Nico Dockx e Krist Torfs, e il lancio di un disco in vinile di 12” connesso all’installazione di TEUFELSgroup per The Rest of Now. Sabato, 13 settembre, ore 21
La sperimentazione musicale continua con Building Transmissions: Sound Performance dalle ore 21, di, Nico Dockx, Kris Delacourt e Krist Torfs, che occuperanno Tabula Rasa con una performance sonora. Building Transmissions è un collettivo emergente fondato nel 2001da Nico Dockx con Kris Delacourt e Peter Verwimp che produce documenti audio-visivi sperimentali, architetture sonore, performance di improvvisazione dal vivo e installazioni multi-media. Nella loro pratica artistica, riflettono sulle possibilità della produzione artistica e della circolazione di idee in relazione con testo, immagine e suono. Building Transmissions ricorre a un’ampia gamma di strumenti acustici, associati a registrazioni all’aperto e elettronica. Il corpo fisico e i suoi movimenti si materializzano attraverso l’interazione di dati fermi e in movimento, che creano intersezioni tra tempo, memoria e movimento, universi in cui il pubblico e il privato si uniscono, e le proprie esperienze personali divengono emblematiche dello spirito del tempo. Poco prima del concerto di Building Transmission, Tabula Rasa ospiterà un altro evento che coinvolge Nico Dockx: Floating Territories: Book Presentation, alle 18. Una presentazione sotto forma di dialogo informale, di un libro edito dallo stesso Nico Dockx, in collaborazione con Germana Jaulin e Chiara Parisi, basato su “un giornale di bordo” che raccoglie le conversazioni tra Nico Dockx, Yona Friedman, Helena Sidiropoulos e Jochem Vanden Ecker, sul progetto Floating Territories. Yona Friedman, uno dei più noti architetti al mondo, ha attraversato la II Guerra Mondiale sfuggendo ai rastrellamenti nazisti ed è vissuto per circa un decennio in Israele ad Haifa, per poi stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1957. Egli sostiene i principi di un’architettura capace di comprendere le continue trasformazioni che caratterizzano la mobilità sociale, basata su “infrastrutture” che prevedono abitazioni e norme urbanistiche passibili di essere create e ricreate, a secondo dell’esigenza degli abitanti e dei residenti.

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