Tabula Rasa: 111 giorni su un lungo tavolo
Prossimo e ultimo evento
Rosarot und Himmelblau II, dal 27 ottobre al 2 novembre
Pagine di letteratura, psicologia e filosofia sono state scritte su una delle arti che sin dall'antichità hanno rapito l'uomo. Collezionare è un impluso irrefrenabile, un modo per esplorare il mondo nelle sue manifestazioni più varie e curiose e tenerne memoria.
Per omaggiare questa pratica nella sua totalità, Tabula Rasa organizza due esposizioni di collezioni provenienti dalla provincia di Bolzano. Rosarot und Himmelblau, questo il nome del progetto a cura di Lisa Trockner.
Dopo l'interesse suscitato a settembre dalla prima mostra con le 250 caffettiere della meranese Ines Zöschg, lo sguardo di Tabula Rasa si posa sulla tematica chiave sviluppata da The Rest of Now, continuandone il discorso sul tempo, sulla morte, e su cio´che rimane.
Dal 27 ottobre al 2 novembre negli orari di apertura di Manifesta 7 Luis Müller presenta la sua collezione di carte commemorative raccolte in anni di eserizio appassionato. Le oltre 200 carte stese sul lungo tavolo di Tabula Rasa sono una metafora perfetta del collezionismo. Le collezioni sospondono gli stati di vita degli oggetti. Collezionare significa mummificare un oggetto, renderlo inerme per contemplarlo. Gli oggetti collezionati hanno natura transitiva cioè sono capaci di attivare percorsi di vita nella mente di chi li ammirra. Per queste stesse ragioni la collezione delle carte lasciate a ricordo di uno scomparso parlano del collezionismo stesso e della sua capacità di bloccare e ricostruire il mondo attraverso la forza del ricordo.
Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia in conversazione con i Raqs Media Collective.
Tutti gli eventi di Tabula Rasa sono ad ingresso gratuito.
Friday, October 31, 2008
ROSAROT UND HIMMELBLAU II
Tabula Rasa: 111 giorni su un lungo tavolo
Prossimo e ultimo evento
Rosarot und Himmelblau II, dal 27 ottobre al 2 novembre
Pagine di letteratura, psicologia e filosofia sono state scritte su una delle arti che sin dall'antichità hanno rapito l'uomo. Collezionare è un impluso irrefrenabile, un modo per esplorare il mondo nelle sue manifestazioni più varie e curiose e tenerne memoria.
Per omaggiare questa pratica nella sua totalità, Tabula Rasa organizza due esposizioni di collezioni provenienti dalla provincia di Bolzano. Rosarot und Himmelblau, questo il nome del progetto a cura di Lisa Trockner.
Dopo l'interesse suscitato a settembre dalla prima mostra con le 250 caffettiere della meranese Ines Zöschg, lo sguardo di Tabula Rasa si posa sulla tematica chiave sviluppata da The Rest of Now, continuandone il discorso sul tempo, sulla morte, e su cio´che rimane.
Dal 27 ottobre al 2 novembre negli orari di apertura di Manifesta 7 Luis Müller presenta la sua collezione di carte commemorative raccolte in anni di eserizio appassionato. Le oltre 200 carte stese sul lungo tavolo di Tabula Rasa sono una metafora perfetta del collezionismo. Le collezioni sospondono gli stati di vita degli oggetti. Collezionare significa mummificare un oggetto, renderlo inerme per contemplarlo. Gli oggetti collezionati hanno natura transitiva cioè sono capaci di attivare percorsi di vita nella mente di chi li ammirra. Per queste stesse ragioni la collezione delle carte lasciate a ricordo di uno scomparso parlano del collezionismo stesso e della sua capacità di bloccare e ricostruire il mondo attraverso la forza del ricordo.
Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia in conversazione con i Raqs Media Collective.
Tutti gli eventi di Tabula Rasa sono ad ingresso gratuito.
HANDHELD OBJECTS
Tabula Rasa: 111 giorni su un lungo tavolo
Prossimi eventi
Handheld Objects
Handheld Objects, Oggetti maneggiabili è il prossimo evento di Tabula Rasa. Sul lungo tavolo dell'Alumix da martedì 21 a domenica 26 saranno esposti i lavori di Davide De Paoli. L'artista bolzanino noto per le sculture antropomorfe che si trasformano in raffinati pezzi di design approfitta dello spazio di sperimentazione di Manifesta 7 per rivisitare il rapporto con lo spettatore. Sulla scorta di esperienze simili degli anni '70 di scultura sensoriale di cui sono maestri seppur secondo differenti approcci Franz West e Lygia Clark, gli oggetti da inviolabili creazioni per il piacere degli occhi diventano elementi di relazione fisica, strumenti di mediazione fra l'immaginario dell'artista e le percezioni del visitatore. Il corpo diventa dunque il luogo di interpretazione della scultura. Gli oggetti presentanti sono lontani dall'essere uno strumento con una funzione predeterminata e si prestano a differenti usi a seconda della capacità immaginativa di chi li maneggia. Una forma astratta diventa una maschera, una ciotola o un portrafrutta. A partire da questi presupposti il lavoro si impone come un oggetto critico e trasversale alle discipline. Lontano dalla funzione progettuale del design a fronte di una esigenza esplicita o implicita e lontano altresì dalla ammirazione puramente visiva degli oggetti d'arte applicata o meno. La natura delle sculture di Davide De Paoli è transitiva, si completa solo con il lavoro di interpretazione e relazione dello spettatore che è responsabile tanto quanto l'artista della buona riuscita del lavoro.
Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia in conversazione con i Raqs Media Collective, tutti gli eventi di Tabula Rasa sono ad ingresso gratuito.
TV effects on Super8
POETRY SLAM
Monday, October 13, 2008
POETRY SLAM
ART MAGAZINES:WHAT NOW?
Art Magazines: What Now?
Una discussione su editoria, pubblicazione e scrittura per riviste italiane emergenti, manifesti e pubblicazioni occasionali indipendenti, in collaborazione con Undo.net, network artistico online indipendente.
Sabato, 11 Ottobre 11.30am- 2pm
Sabato 11 ottobre Tabula Rasa ospita Art Magazines: What Now?, un incontro dedicato all'editoria d'arte, realizzato in collaborazione con il network online di cultura contemporanea UnDo.Net.
Dai tempi di Andy Warhol le riviste di cultura contemporanea hanno sempre più circolato attraverso paesaggi multidisciplinari diventando esse stesse territori di sperimentazione per comunicazione e creatività, soprattutto quando hanno trasversalmente incrociato con internet ed altre tecnologie più o meno interattive.
Circa l'editoria d'arte in generale si sente sempre più spesso parlare di integrazione tra filiere culturali, di complementarità con altri macro-settori, di intersezione nell'intero quadro delle professioni creative. A questa tavola rotonda parteciperanno personaggi ubiqui, che si trovano cioè a lavorare nell'editoria e a riviste d'arte contemporanea con ruoli poliedrici. Forse questi professionisti dall'intersezione sono i più adatti a raccontare cosa succede in questo sistema multitasking per indagare cosa resta di una mostra ma anche cosa può esserci oltre.
Partecipano alla discussione:
Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà: artisti e fondatori (con Emanuele Vecchia), nel 1995, di UnDo.Net e del progetto editoriale interattivo Pressrelease
http://UnDo.Net
Alessandra Galasso: curatrice, critica, redattrice e copy editor, in procinto di aprire una sua casa editrice
http://www.alessandragalasso.info
Giulio Ciavoliello, critico, direttore della rivista Combo, della guida Artshow e della casa editrice omonima
http://www.artshow.it
Luigi Presicce: artista che ha fondato (con Luca Francesconi) Brownmagazine, rivista online che produce anche multipli d'artista e gestisce lo spazio espositivo Brownm project space
Valentina Summa si occupa della redazione e della comunicazione di Brownmagazine
www.brownmagazine.net
Jacopo Candotti: artista che ha fondato e cura (con Federica Bueti) la rivista online PIANOmagazine di cui verrà realizzato un libro
http://www.pianomagazine.org
Silvia Maria Rossi, curatrice dell'edicola digitale Magazines dedicata alle riviste italiane di arte e cultura
http://UnDo.net/magazines
Denis Isaia, curatore del progetto audio Radio Crossing, curatore di Tabula Rasa (special project di Manifesta7) e assistente curatore di Raqs Media Collective per la mostra di Manifesta7 The Rest of Now.
Thursday, October 9, 2008
FREE ADS
Free Ads
Free distribution of historical ads from Radio Tandem FM98.4, Bolzano / Bozen
Monday, October 6 to Friday, October 10
BOLZANO – Tabula Rasa lo spazio di Manifesta 7 che ogni settimana propone un nuovo evento omaggia da lunedì 6 a venerdì 10 ottobre Radio Tandem FM98.4. Della nota radio bolzanina, già fucina di molti fra giornalisti e operatori della cultura della provincia, sarà trasmessa a ciclo continuo una selezione di spot che la stessa Radio ha nel corso degli anni dedicato alla promozione di se stessa e delle proprie manifestazioni.
Il pubblico potrà godere dell'ironia degli spot pubblicitari, legarli alle edizioni passate Volxfesta o delle molte manifestazioni organizzate dalla radio indipendente di Bolzano per il supporto della radio stessa o per puro spirito di divertimento.
In linea con la filosofia della libera circolazione di informazioni e media portata avanti daThe Rest of Now, la mostra dell’ex-Alumix,Tabula Rasa, oltre a riportare all'ascolto per una settimana gli spot, invita il pubblico a crearsi la propria compilation. Il visitatore potrà selezionare gli spot preferiti e masterizzare un cd negli stessi spazi di Tabula Rasa.
Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia in conversazione con i Raqs Media Collective.
Gli eventi di Tabula Rasa sono ad ingresso gratuito.
Radio Tandem nasce nel 1977 ad Oltrisarco, un sobborgo di Bolzano, come radio di quartiere. Nel giro di pochi anni apre frequenza anche a Merano e Bressanone. Nell'82 prende l'attuale denominazione e forma un asse informativo con il settimanale omonimo, fondato da Alexander Langer. In quel periodo, la radio riflette la vivacità e la creatività della parte più innovativa, avanzata e interetnica della società altoatesina. Nel 1985 l'emittente entra in crisi. La programmazione si riduce alla sola ripetizione del segnale con bobine musicali. Ma i soci fondatori non cedono e garantiscono almeno l'occupazione della frequenza di Bolzano (mentre invece si perdono Merano e Bressanone). Tra il 1987 e il 1988 un gruppo di persone giovani, estranee al vecchio giro della radio, decidono di prendere in mano l'emittente. E' l'inizio di una nuova, lunga e faticosa fase di ristrutturazione che è arrivata sino ad oggi. Una gestione di piccoli passi e potenziamenti graduali che ha garantito finalmente il tanto desiderato collegamento con Radio Popolare Network.
La redazione di Radio Tandem, è stata una "palestra" formativa per decine di persone che oggi lavorano nel mondo dell'informazione locale (giornali, televisioni, radio commerciali, uffici stampa) e per centinaia di giovani che volevano esprimersi attraverso la musica, mettendo su dischi e imparando il mestiere di DJ .
Per Tabula Rasa Radio Tandem presenta una selezione dei famosi spot che da anni promuovono l'ascolto della radio, il sostegno della stessa e le manifestazioni che la radio stessa organizza. Alcuni fra questi spot sono noti a molti per l'ironia e il sarcasmo con cui sono stati di volta in volta pensati da chi si è preso cura negli anni della Radio.
Il pubblico di Tabula Rasa è inviato all'ascolto degli spot e se lo desidera a creare una propria compilation degli spot di Radio Tandem con il computer messo a disposizione.
Per creare la tua compilation apri Final Burner e seleziona i singoli spot per creare la
tua compilation personalizzata.
Per tua comodità abbiamo già diviso alcune compilation in cartelle che trovi sul desktop.
Ogni compilation contiene una selezione random di spot della Radio.
Radio Tandem started its activities in 1977 in Oltrisarco, a Bolzano/Bozen’s district, as a local radio station. Within a few years, it opened a frequency also in Merano and Bressanone. In 1982, Radio Tandem adopted its current name and formed an informative axis with the homonymous weekly magazine, founded by Alexander Langer. In that era, the radio reflected the vivacity and creativity of the most innovative, advanced and inter-ethnic fringes of the South-Tyrolian society. In 1985, the radio station entered a period of crisis. Although the daily broadcast was reduced to the mere repetition of the signal from musical spools, the founding members managed to guarantee at least the survival of the Bolzano/Bozen frequency, losing Merano and Bressanone. Between 1987 and 1988, a group of young people, not belonging to the old radio management, decided to run the station. This represented the start of a new, long and difficult phase of restoration carried on until recent times, and that, through small but continuous improvements, eventually guaranteed the so desired connection to Radio Popolare Network.
Radio Tandem’s editorial always represented a gymnasium for dozen of professionals that currently work in the local press (newspapers, tvs, commercial radioes, press offices) and also an opportunity for hundreds of youngsters seeking means of expression through music, to play records and learn DJ skills.
For Tabula Rasa, Radio Tandem presents a selection from the famous spots that since the Eighties have been promoting radio listening, the station itself and all the manifestations organised by it. Some of these adverts are well known to the masses for their irony and sarcasm, reflecting, in the years, the philosophy of the radio’s different directive teams. Tabula Rasa’s visitors are invited to listen to the radio adverts, and if they want, they are given the opportunity to create their personal Radio Tandem adverts compilation, using the computer in the room.
To create your compilation, please open Final Burner and select singularly those spots
you would like to include in your personal compilation.
For your comfort, we have divided some compilations in folders, which you can find on the
desktop. Each compilation contains a randomly chosen selection of Radio spots.
Radio Tandem entsteht 1977 in Oberrau, als Radiosender dieses Bozner Stadtteils. Im Laufe weniger Jahre werden die Sendefrequenzen bis Meran und Brixen erweitert. Im Jahr '82 wurde der heutige Name übernommen und mit der gleichnamigen Wochenzeitschrift, gegründet von Alexander Langer, entwickelte sich die Radiostation zu einemwichtigen Informationskanal.
Damals galt der Sender in all seiner Lebhaftigkeit und Kreativität als fortgeschrittenster Teil der südtiroler Gesellschaft.1985 wird jedoch aufgrund verschiendener Schwierigkeiten entschlossen, das Programm zu reduzieren. Doch die Gründunsmitglieder gaben nicht auf
und sorgten für die Beibehaltung der Bozner Frequenz (Meran und Brixen konnte leider nicht erhalten bleiben). Zwischen 1987 und 1988 wurde der Sender von einer Grupper junger Interessenten erobert, die das Radio zwar noch nicht kannten, aber dieses trotzdem übernehmen wollten. Hiermit beginnt der Neuanfang und ein langer und mühsamer Wiederaufbau, der bis heute innehält. Die Leitung der Radiostation erfolgt in kleinen Schritten und kontinuierlichen Verbesserungen, welche letztendlich die so sehr erstrebte Verbindung mit "Radio Popolare Network" ermöglichte.
Die Redaktion von Radio Tandem war nicht nur eine Übungsstation für viele Mitabeiter während der Ausbildung - die meisten von ihnen arbeiten heute im Bereich der lokalen Information (Zeitung, Fernsehn, Radiosender, Pressebüros) - sondern auch für hunderte von Jugendlichen, die sich durch die Musik ausdrücken, Musik auflegen und die Arbeit des DJ erlernen wollen.
Für dieses Tabula Rasa-Projekt hat Radio Tandem eine Auswahl der berühmtesten Werbespots erstellt, die seit Jahren den Sender und dessen Veranstaltungen bewerben. Diese Spots sind im Laufe der Zeit von all jenen erarbeitet worden, die um die Weiterführung des Senders besorgt waren, und dank einer besonderen Ironie und Sarkasmus sind diese Werbesendungen heute sehr bekannt.Das Publikum der Tabula Rasa ist herzlich eingeladen, all diese Spots anzuhören und eine eigene Sammlung zu erstellen. Ein Computer steht dafür zur Verfügung.
Öffne das Programm FinalBurner und wähle die Spots aus, um deine eigene cd zu brennen!
Auf dem Schreibtisch befinden sich bereits Ordner mit einigen Zusammenstellungen verschiedener Werbespots von Radio Tandem.
Table Top Music Weekend
Table-Top Music Weekend
Music performances on the table, curated by Andrea Polato, Bolzano / Bozen
Friday, 3 October and Saturday, October 4
Venerdì 3 Ottobre - The ethic of rock
14-18 Open rehearsal 21-22 Davide Ferrazzi/Alessandro Damian – Acoustic Rock
22.30-24 Julius Bana – Electro Rock (Jack Freezone/Cheroozio/Gheega/Tony Damian/Monkey)
Sabato 4 Ottobre – The rest is now
14-18 Open rehearsal 21-22.30 Soul Fucktory Keys upgrade – Beat&Notes (Shanti Roat/Matteo Cuzzolin/Marco Stagni/Davide Dal Piaz) 23–24 E.tek – X/perimental carbonara
BOLZANO – Continua la serie di weekend targati Tabula Rasa, con due giornate dedicate alla musica a cura di Andrea Polato che per oltre 24 ore coinvolgeranno parte della scena musicale bolzanina.
Venerdì dopo un lungo pomeriggio di prove aperte dalle 14 alla 18, si esibirà Davide Ferrazzi in un concerto di rock acustico. Cantante/chitarrista del gruppo Eugenie, Davide Ferrazzi ha collaborato a ZOE tra il 1996 e il 1999. La prima parte della serata prosegue con Alessandro Damian chitarrista, cantante, batterista, bassista in varie formazioni locali (tra le quali PEA e JuliusBana). Alle 22.30 a concludere la serata interverrà il gruppo JuliusBana che proporrà un repertorio riadattato per l'occasione sugli spazi di Tabula Rasa. Sabato, dopo un’altra sessione di prove aperte sempre dalle 14 alle 18, alle 21 Tabula Rasa ospita SoulFucktory Keys Upgrade: Il quartetto + 1 composto da Shanti Roat, vocalist di indubbia bravura capace di inserirsi a perfezione nelle trame a tranello proposte dal trio + 1 composto da Matteo Cuzzolin, Marco Stagni, Andrea Polato e Davide Dal Piaz. Chiude il doppio evento E.tek con la sua X/perimental carbonara.
Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia in conversazione con i Raqs Media Collective.
Gli eventi di Tabula Rasa sono ad ingresso gratuito.
Thursday, October 2, 2008
ROAMING
Table Top Theatre Weekend
DICTIONARY OF WAR
Monday, September 29, 2008
Rosarot und Himmelblau I
Floating Territories and Building Transmissions
Building Instruments: The Bolzano / Bozen Sessions
Come stabilizzare un tavolo traballante, o il Teorema di Bolzano.
Monday, September 15, 2008
Interpretation Laboratory II
Interpretation Laboratory II
Recensione orale di Manifesta 7 con 10 curatori, moderata da Elvira Vannini, Bologna
Dopo una conversazione a porte chiuse, 14 giovani curatori italiani presenteranno al pubblico una recensione di Manifesta 7.
Mercoledì 10 settembre, aperto al pubblico dalle ore 15
Una riflessione più specificamente “di settore” è quella proposta invece all’interno di Intepretation Laboratory II, in programma il 10 settembre. Tabula Rasa in questo caso offrirà i propri spazi a un gruppo di giovani curatori italiani. I curatori si riuniranno a porte chiuse per discutere di tutte e quattro le mostre di Manifesta 7. Il dibattito ruoterà attorno ad alcuni fra i temi più interessanti per la disciplina curatoriale e i prossimi sviluppi della pratica espositiva: qual'è il ruolo delle grandi mostre a cadenza regolare nel sistema dell'arte contemporanea, sono esse ancora veicolo di innovazione o piuttosto sono ormai vincolate ai meccanismi del mercato? Quali sono le ragioni future di Manifesta, una fra le Biennali più sperimentali dell'ultimo ventennio, nel mondo globalizzato? E ancora, quali gli azzardi di Manifesta 7 meritevoli di attenzione? Quali gli elementi critici da sottolineare? Cosa non è piaciuto? Maturata un’opinione complessiva, Tabula Rasa sarà aperta al pubblico dalle ore 15 per una recensione pubblica in cui le opinioni e le riflessioni saranno sintetizzate e verranno messe a confronto. Tabula Rasa è un progetto a cura di Denis Isaia presso l'Ex-Alumix di Bolzano, la discussione del Laboratorio di Interpretazione sarà moderata da Elvira Vannini, critica e curatrice indipendente di Bologna. Interverranno insieme a Denis Isaia e Elvira Vannini i giovani curatori Chiara Agnello, Katia Anguelova, Marco Baravalle, Eva Fabbris, Antonio Grulli, Caterina Iaquinta, Matteo Lucchetti, Cristina Natalicchio, Francesca Pagliuca, Paolo Plotegher, Angela Serino e Elisa Tosoni.
rassegna stampa- da Alto Adige- Pagina 47- cultura e societa´ CURATORI PERPLESSI Tabula Rasa, Fortezza pero´piace a tutti Di Roberto Rinaldi Manifesta7? “Troppo timida e sottotono!” – la definisce cosi´ - Cristina Natalicchio, curatrice della Galleria Civica di Trento, “ma non vogliamo parlare di fallimento. Manifesta atraversa un periodo di ripensamento trattandosi di una biennale militante, sperimentale e non normalizzante”. Antonio Grulli, curatore indipendente:”Dopo sette edizioni Manifesta e´diventata stanca. L’obiettivo era di farla nomade in territori cosiddetti sconosciuti, in terre che ospitano convivenze di confine”. Sono alcune delle riflessioni scaturite dall’incontro fra giovani curatori che si sono riuniti per discutere l’impatto di Manifesta7 in regione, ponendo il quesito:”Ha disatteso le nostre aspettative o centrato l’argomento?”. L’invito e´partito da “Tabula Rasa”, il progetto speciale affidato a Denis Isaia, assistente del progetto curatoriale di Bolzano, una delle quattro sedi della biennale europea d’arte contemporanea, ospitata nell’edificio ex-Alumix. Una disamina critica della manifestazione che non sta riscuotendo il successo di pubblico sperato. L’altro pomeriggio negli spazi espositivi i visitatori si contavano sulle dita di una mano, mentre il “laboratorio interpretativo”, moderato da Elvira Tannini, curatrice indipendente di Bologna, affrontava una discussione basata su diversi quesiti, tutti mirati a capire cosa e´piaciuto e cosa non e´stato capito in Manifesta7. Interrogativi quali:”Il carattere nomade e la sua esistenza itinerante permettono a Manifesta di rinnovarsi e reinventarsi ad ogni edizione?”.”Ha bisogno di una revisione?” –oppure- “L’edizione 2008 ha assolto il compito di creare una piattaforma di lavoro e un laboratorio per tradurre le complesse geografie in mutamento? Deve/puo´avere ambizioni geopolitiche? Cosa si aspettano e cosa pensano i visitatori? Cosa ha determinato il flop del pubblico?” Quesiti suddivisi per gruppi distinti e discussi (in una prima fase) a porte chiuse. Analizzate le criticita´e concordate le risultanti, si e´potuto assistere ad un dibattito, anche se in qualche modo autoreferenziale. La sensazione e´stata quella di ascoltare commenti improntati ad esaminare tutte le componenti strutturali e concettuali di Manifesta, riservandosi la possibilita´di criticare anche cio´che e´stato visionato di persona. “Fortezza e´un luogo dove l’auspicata collaborazione sperimentale, si e´potuta verificare. L’edificio contenitore e´molto forte. La scelta di ospitare Manifesta in Trentino Alto Adige si e´avvalsa della disponibilita´di sedi, ricche di storie, il contributo geo-politico di Rovereto, Trento e Bolzano, la trans-culturalita´, ma anche due uffici organizzativi diversi (le due province, ndr) separati e partiti con tempi differenti. Sono tutti aspetti implosi. Dopo cipro c’e´stato un ripiegamento dell’arte verso le mostre”. La scorsa edizione e´stata annullata a tre mesi dall’inaugurazione per motivi politici. Una realta´lontana dalla nostra, ma il filo che la lega all’edizione in corso fino al 2 novembre, e´rappresentato dal tema discusso, quello del legame del territorio. Marco Baravalle, dei Magazzini del Sale di Venezia non ha avuto dubbi: “Sono scettico, pensando che le biennali possano dialogare, catalizzare il territorio che le ospita”. Antonio Grulli ha espresso il suo giudizio sulle mostre visitate: “Rovereto ha impostazione curatoriale poco interessante. Bolzano non mi piace, la trovo anch’essa meno interessante di altre sedi, le opere esposte tra loro non funzionano qui dentro (ex Alumix, ndr), anche se singolarmente hanno un loro valore. Non getto via tutto pero´”. Caterina Iaquinta dell’Universita´la Sapienza di Roma ha denunciato anche “la non piena collaborazione tra i quattro gruppi di curatori”. Chiara Agnello si e´chiesta anche se “le grandi biennali riescono a fare ancora ricerca in modo innovativo e quali sono i luoghi delle grandi mostre –citando Fortezza – il sito piu´aperto al confronto”. La sede del Palazzo delle Poste a Trento viene giudicata “impeccabile – da Elvira Tannini- quasi uno spazio mussale, ma e´un cliche´? Una metodologia che non azzarda piu´? Un segnale critico e´stato anche quello di chiedersi come mai Manifesta non abbia raggiunto le altre regioni. Ma Manifesta deve avere un ruolo locale o globale? Non ha dubbi Grulli:”La presa locale deve essere seria, ma bisogna saper guardare oltre” Elisa Tosoni assistente curatrice di Tabula Rasa, infine, si e´chiesta quali siano le relazioni tra Trento e Bolzano. “Prima di analizzare Manifesta, vanno analizzate le relazioni, e questo era il compito di Manifesta: i rapporti con le istituzioni, il pubblico e la crescita del consenso. Tutte ambizioni molto alte”. Ambizioni discusse a lungo.
Friday, September 5, 2008
Naključni osebni pogovori - Random Private Conversations 5-7 Sept.




